Le proprietà della liquirizia per l’organismo

Le proprietà della liquirizia per l’organismo

Sapevate che la liquirizia contiene una molecola naturale con un potere dolcificante 50 volte superiore a quello dello zucchero comune? Questa straordinaria caratteristica è solo una delle tante proprietà che rendono la liquirizia una delle piante medicinali più affascinanti della tradizione italiana e mondiale.

La radice di liquirizia, conosciuta e utilizzata in ogni angolo del pianeta, nasconde un tesoro di principi attivi dalle proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, espettoranti, gastroprotettive ed epatoprotettive. Il responsabile di questo "segreto dolce" è la glicirrizina, il principio attivo principale che ha dimostrato di possedere una significativa azione antinfiammatoria e antivirale.

Oltre al suo caratteristico sapore che tutti conosciamo, la liquirizia rappresenta una fonte preziosa di vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B5) e vitamina E. Tuttavia, come spesso accade con i rimedi naturali più potenti, è fondamentale conoscere anche i potenziali rischi associati al suo consumo, soprattutto per alcune categorie di persone.

Se vi siete mai chiesti perché la liquirizia viene chiamata "oro nero" o quali effetti ha realmente sul nostro organismo, questa guida completa vi fornirà tutte le risposte. Esploreremo insieme della liquirizia proprietà positive per il nostro organismo, dalle sue capacità digestive a quelle epatoprotettive, senza tralasciare le controindicazioni e possibili effetti collaterali essenziali per un utilizzo sicuro e consapevole. Scoprirete inoltre come distinguere tra radice pura, estratto e le comuni caramelle che troviamo in commercio.

I benefici della liquirizia per il corpo umano sono tanti ed è bene conoscere a fondo questo particolare alimento.

Cos'è davvero la liquirizia?

La liquirizia, prima ancora di essere il dolciume che tutti conosciamo, è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Fabaceae (la stessa dei legumi), scientificamente denominata Glycyrrhiza glabra. Questa pianta può raggiungere un'altezza di circa un metro, con fusti eretti e flessibili che portano foglie composte imparipennate e fiori piccoli di colore bluastro o violaceo, riuniti in grappoli.

Origine botanica e significato del nome

Il nome scientifico della liquirizia rivela immediatamente la sua caratteristica principale: Glycyrrhiza deriva dal greco glykýs (dolce) e rhíza (radice), letteralmente "radice dolce". La parola italiana "liquirizia" ha origini più complesse: proviene dal latino tardo liquiritia, a sua volta derivato dal greco glykýrrhiza. Questa evoluzione linguistica è stata influenzata dal verbo latino liquere ("diventare fluido"), in relazione al metodo di estrazione del succo dalle radici.

Originaria delle regioni del Mediterraneo e dell'Asia centrale, la liquirizia cresce spontaneamente in diverse zone dell'Europa meridionale. L'Italia, in particolare, rappresenta un'eccellenza nella produzione: la Calabria da sola produce l'80% della produzione nazionale. La pianta predilige terreni calcarei e argillosi, trovando condizioni ideali nelle zone con clima mite e terreno salino, ad altitudini inferiori ai 650 metri sul livello del mare.

Differenze tra radice, estratto e caramelle

È fondamentale distinguere tra la pianta di liquirizia, le sue radici e i prodotti derivati che troviamo in commercio:

La radice rappresenta la parte della pianta utilizzata fin dall'antichità. Si presenta come un rizoma grigio-bruno da cui si estendono stoloni e radici che possono raggiungere i due metri di lunghezza. La raccolta avviene solitamente dopo 3-4 anni dalla piantagione, durante la stagione autunnale.

L'estratto è il succo ottenuto dalla bollitura delle radici di liquirizia. Il processo di produzione prevede la triturazione delle radici, l'estrazione con acqua calda, la filtrazione e l'evaporazione fino ad ottenere una massa semisolida nera, facilmente modellabile. Da 100 kg di radici si ottengono circa 15-20 kg di succo in pani.

Le caramelle vengono spesso chiamate erroneamente "liquirizia", ma sono in realtà dolciumi aromatizzati con estratto di liquirizia. Gli ingredienti base includono estratto di liquirizia, zucchero e addensanti come amido, gomma arabica o gelatina. Attenzione: solo il 10% della liquirizia sul mercato è "purissima". La liquirizia pura contiene come unico ingrediente l'estratto di liquirizia, mentre molte caramelle contengono quantità minime (1-3%) e riportano diciture come "al gusto di liquirizia".

Perché è chiamata 'oro nero'

La denominazione "oro nero" deriva dal valore economico e dalle proprietà benefiche che hanno reso la liquirizia un bene prezioso nel corso dei secoli. Nel '700, con la messa a punto della tecnica per estrarre il succo dalle radici e produrre pasticche, la liquirizia divenne uno dei prodotti più esportati dal Regno delle Due Sicilie.

Il colore nero intenso dell'estratto, insieme alle sue molteplici proprietà medicinali riconosciute da millenni, ha contribuito a questa denominazione. La liquirizia calabrese, in particolare, è stata per secoli un bene di lusso, indispensabile in farmacia e in medicina, che dai porti della Calabria raggiungeva via mare tutta Europa, diventando così "l'oro nero della Calabria".

Cosa contiene la liquirizia: i principi attivi

La radice di liquirizia racchiude una composizione fitochimica straordinariamente complessa, che spiega le sue molteplici proprietà benefiche. Quando analizziamo questa pianta nel dettaglio, scopriamo un vero laboratorio naturale di composti bioattivi dalle capacità sorprendenti.

Glicirrizina e acido glicirretico

Il cuore dell'attività terapeutica della liquirizia risiede nella glicirrizina, una saponina triterpenica che rappresenta dal 3 al 5% della droga secca. Come abbiamo già accennato, questa molecola possiede un potere dolcificante 50-100 volte superiore al saccarosio comune, ma le sue proprietà vanno ben oltre il semplice sapore.

Quando consumate liquirizia, la glicirrizina subisce una trasformazione fondamentale: la flora batterica intestinale la metabolizza in acido glicirretico, che rappresenta la forma biologicamente attiva. Questo processo avviene attraverso l'idrolisi che libera due molecole di acido glucuronico e una di acido glicirretico.

L'acido glicirretico è il vero responsabile degli effetti terapeutici della liquirizia. Possiede proprietà antivirali, antifungine, antiprotozoiche, antibatteriche, antiflogistiche e citoprotettive. Inoltre, agisce sul sistema digestivo inibendo enzimi specifici, aumentando il livello delle prostaglandine, riducendo le secrezioni gastriche e promuovendo la secrezione mucosa intestinale.

Flavonoidi e fitonutrienti

Oltre alla glicirrizina, la liquirizia contiene un ricco patrimonio di flavonoidi tra cui liquiritina, isoliquiritina, liquiritigenina e isoliquiritigenina. Questi composti conferiscono alla pianta potenti proprietà antiossidanti e antimicrobiche.

Particolarmente interessante è la glabridina, un isoflavone con potenziale effetto antitumorale, antinfiammatorio e antiossidante. Gli isoflavani presenti sono particolarmente efficaci nel contrastare l'ossidazione delle LDL, evento chiave nella formazione delle lesioni aterosclerotiche.

La radice è inoltre ricca di fitonutrienti essenziali come fenolo, timolo e quercetina, insieme a fitosteroli, cumarine, polisaccaridi, amido e una piccola quantità di olio essenziale. Questa sinergia di composti spiega perché la liquirizia sia stata considerata un rimedio prezioso fin dall'antichità.

Minerali e vitamine presenti

Dal punto di vista nutrizionale, la radice di liquirizia rappresenta una fonte preziosa di vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B5) e vitamina E. Sul fronte dei minerali, offre un profilo completo con calcio, colina, ferro, fosforo, magnesio, potassio, silicio, selenio e zinco. Il rapporto benefici liquirizia non può che tenere conto di questi aspetti.

Questa ricchezza di nutrienti contribuisce significativamente alle proprietà benefiche della liquirizia, trasformandola in un vero concentrato di benessere naturale quando utilizzata nelle dosi appropriate. È proprio questa complessità compositiva che rende la liquirizia così versatile nelle sue applicazioni terapeutiche.

Liquirizia proprietà e benefici per il corpo umano

La radice di liquirizia offre un ventaglio sorprendente di effetti benefici sul nostro organismo. Grazie ai suoi numerosi principi attivi che agiscono in sinergia, questa preziosa pianta influisce positivamente su diversi sistemi del nostro corpo, offrendo soluzioni naturali per disturbi comuni.

Effetti digestivi: gastrite, reflusso e ulcere

L'apparato gastrointestinale trova nella liquirizia un prezioso alleato e proprio qua si vedono le proprietà della liquirizia. Quando assunta, forma un sottile film protettivo sulla mucosa gastrica, difendendola dall'aggressione di alcuni farmaci e riducendo i danni nelle ulcere gastro-duodenali. I suoi principi attivi stimolano la produzione di muco da parte delle cellule della parete gastrica, favorendo la cicatrizzazione.

Particolarmente efficace per chi soffre di problemi digestivi comuni, la liquirizia aiuta a migliorare aerofagia, stitichezza e digestione lenta. I flavonoidi presenti contribuiscono a ridurre gli spasmi intestinali, rendendo questo rimedio naturale ideale per chi cerca sollievo dai disturbi dello stomaco.

Azione espettorante e antinfiammatoria per le vie respiratorie

L'apparato respiratorio beneficia enormemente delle proprietà della liquirizia. Ha il potere di calmare la tosse e favorire l'espulsione del catarro dai bronchi. Queste proprietà, note fin dall'antichità - gli Egizi la utilizzavano proprio per il suo potere espettorante - sono dovute principalmente alla presenza di saponine triterpeniche, in particolare la glicirrizina.

Risulta efficace nel trattamento di raffreddore, mal di gola e infiammazioni del cavo oro-faringeo. Per chi cerca un rimedio naturale contro i disturbi respiratori stagionali, la liquirizia rappresenta una scelta tradizionale ma scientificamente fondata.

Proprietà antivirali e immunomodulanti

La glicirrizina ha dimostrato di possedere notevoli effetti antivirali contro diversi virus, inclusi quelli dell'epatite C e dell'influenza. Questa molecola svolge un'importante azione immunomodulatoria, stimolando i macrofagi e potenziando la risposta immunitaria.

Alcuni studi suggeriscono anche un'efficacia contro il virus dell'herpes simplex, rendendo la liquirizia un interessante supporto naturale per rafforzare le difese dell'organismo.

Effetti sul fegato e protezione epatica

Il consumo di estratto secco di liquirizia per trenta giorni consecutivi produce un sensibile miglioramento nelle condizioni di individui affetti da insufficienza epatica cronica. Gli antiossidanti presenti favoriscono la riduzione di trigliceridi e transaminasi nei tessuti del fegato e l'aumento del glicogeno epatico.

Uno studio recente su donne con steatosi epatica non alcolica ha dimostrato che l'assunzione di 1.000 mg/die di polvere di estratto di radice di liquirizia per 12 settimane migliora significativamente i livelli di alanina aminotransferasi e riduce l'insulino-resistenza.

Azione antistress e regolazione del sonno

La liquirizia possiede proprietà anti-stress che aiutano a moderare gli effetti di ansia e tensione nervosa. Un tè alla liquirizia può risultare utile contro l'insonnia, grazie alla sua capacità di regolare gli zuccheri presenti nel sangue e stimolare i liquidi cerebrospinali.

Tuttavia, è importante evitarne il consumo la sera prima di coricarsi a causa delle sue proprietà diuretiche. Per chi cerca un supporto naturale contro lo stress quotidiano, la liquirizia può rappresentare un valido alleato se utilizzata correttamente.

Liquirizia proprietà e controindicazioni

Lo abbiamo detto, la liquirizia fa bene. Sebbene abbiamo elencato per la liquirizia proprietà positive, è fondamentale affrontare un aspetto altrettanto importante: i potenziali rischi associati al suo consumo. Come spesso accade con i rimedi naturali più potenti, la liquirizia può presentare effetti collaterali significativi, specialmente quando consumata in quantità eccessive o per periodi prolungati. Vediamo insieme gli effetti collaterali della liquirizia dei quali è bene essere a conoscenza quando si consuma con regolarità.

La liquirizia alza la pressione

Se la consumate regolarmente, probabilmente vi siete chiesti se c’è un rapporto tra liquirizia e pressione arteriosa. La risposta è sì, la liquirizia fa alzare la pressione e il meccanismo è scientificamente documentato. La glicirrizina inibisce l'enzima 11-beta-idrossisteroide deidrogenasi, responsabile della conversione del cortisolo in cortisone. Questo processo aumenta i livelli di cortisolo, che esercita un effetto simile all'aldosterone, causando ritenzione di sodio e acqua e perdita di potassio.

Particolarmente preoccupante è che bastano 50 grammi di liquirizia al giorno per un periodo di 2-4 settimane per osservare un aumento significativo della pressione. Anche piccole quantità, se assunte quotidianamente, possono risultare problematiche per soggetti sensibili. D’altro lato il rapporto liquirizia pressione bassa non può che essere positivo: se la vostra pressione arteriosa è sotto i livelli normali l’assunzione di liquirizia alza la pressione e può ricondurla ai valori normali. La liquirizia per la pressione normale è un ottimo alleato.

E’ sfatato, come abbiamo detto poco sopra, il mito errato che la liquirizia abbassa la pressione visto che il suo intervento sull’organismo è esattamente opposto.

Chi dovrebbe evitarla: ipertesi, cardiopatici, donne in gravidanza

La liquirizia non è adatta a tutti. Alcune categorie di persone dovrebbero evitarla completamente:

  • Persone con ipertensione arteriosa

  • Soggetti con malattie cardiache, aritmie o insufficienza cardiaca

  • Donne in gravidanza (può aumentare il rischio di parto pretermine e causare danni al feto con possibili deficit cognitivi)

  • Persone con insufficienza renale o epatica

  • Soggetti con ipopotassiemia

  • Diabetici

  • Persone con ritenzione idrica o edema

Gli anziani e le persone over 40 devono essere particolarmente cauti, poiché risultano più sensibili agli effetti ipertensivi e alle possibili aritmie cardiache.

Interazioni con farmaci: diuretici, cortisonici, contraccettivi

La liquirizia può alterare l'efficacia di numerosi farmaci o potenziarne gli effetti collaterali. Le interazioni più significative includono:

  • Diuretici: aumenta la perdita di potassio, incrementando il rischio di aritmie cardiache

  • Cortisonici: potenzia gli effetti sistemici dei corticosteroidi

  • Farmaci digitalici: l'ipopotassiemia può aumentarne la tossicità

  • Farmaci antipertensivi: riduce la loro efficacia

  • Contraccettivi orali: questi aumentano la sensibilità alla glicirrizina, con maggior rischio di effetti collaterali come ritenzione idrica

  • Warfarin: può ridurne l'efficacia aumentando il rischio di coaguli

  • Insulina: possibile aumento dell'ipopotassiemia

La liquirizia è lassativa

Quando si parla di liquirizia controindicazioni esistono anche per l’apparato intestinale. Ebbene sì, uno dei potenziali effetti della liquirizia è quello di far andare in bagno con una maggiore frequenza. Questo è provato da diverse analisi scientifiche ed il motivo è da ricondurre alla presenza di un mannite, uno speciale zucchero che ha la capacità di attirare acqua verso l’intestino favorendo un rilascio da parte del colon. Attenzione, di conseguenza, alla quantità ingerita se non si vuole incorrere in un effetto lassativo della liquirizia.

Dose giornaliera consigliata e limiti di sicurezza

L'Organizzazione Mondiale della Sanità e l'Unione Europea considerano sicura un'assunzione giornaliera non superiore a 100 mg di acido glicirrizico. Questo corrisponde a circa 2-5 grammi di radice polverizzata al giorno. È consigliabile non superare le 4-6 settimane di assunzione continuativa.

Per i bambini non esistono dosi sicure stabilite, ma si può considerare un limite di 54,3 mg di acido glicirrizico per metro quadro di superficie corporea. L'Unione Europea ha imposto che nelle etichette di bevande e alimenti contenenti glicirrizina sia indicata chiaramente la sua presenza.

Ricordate che la sicurezza dipende non solo dalla quantità, ma anche dalla durata del consumo e dalle vostre condizioni di salute individuali.

Conclusione

La liquirizia rappresenta indubbiamente uno dei tesori più preziosi della tradizione erboristica italiana e mondiale. Attraverso questa guida, avete scoperto come questa antica radice nasconda proprietà straordinarie che spaziano dalla protezione gastrica alle capacità antivirali, dall'azione espettorante ai benefici epatici.

Tuttavia, come spesso accade con i rimedi naturali più potenti, la liquirizia richiede rispetto e consapevolezza. I suoi principi attivi, con la glicirrizina in primo piano, possono offrire benefici significativi ma anche presentare rischi concreti per alcune categorie di persone. Le persone con ipertensione, problemi cardiaci o donne in gravidanza dovrebbero evitarne il consumo, mentre chi assume farmaci specifici deve prestare particolare attenzione alle possibili interazioni.

La chiave per godere dei benefici dell'oro nero risiede nel rispetto delle dosi consigliate: non superare i 100 mg di acido glicirrizico al giorno, equivalenti a circa 2-5 grammi di radice polverizzata. Altrettanto importante è limitare l'uso a periodi non superiori alle 4-6 settimane consecutive.

La saggezza popolare che per millenni ha riconosciuto le virtù di questa pianta ci insegna che la natura offre rimedi potenti, ma richiede anche la conoscenza per utilizzarli correttamente. Distinguere tra radice pura, estratto e caramelle commerciali, comprendere la differenza tra benefici e rischi, valutare la propria condizione di salute: questi sono gli strumenti che vi permetteranno di fare scelte consapevoli.

Pertanto, prima di gustare questo dono della natura, ricordate di valutare attentamente la vostra situazione personale. In caso di dubbi, consultate sempre un medico o un esperto in fitoterapia. La liquirizia può essere un prezioso alleato per il vostro benessere, ma solo quando utilizzata con la giusta consapevolezza e nelle modalità appropriate.

FAQs

Q1. Quali sono i principali benefici della liquirizia per la salute? La liquirizia offre numerosi benefici, tra cui effetti positivi sulla digestione, proprietà antinfiammatorie per le vie respiratorie, azione antivirale e immunomodulante, protezione epatica e effetti calmanti sullo stress.

Q2. La liquirizia può essere pericolosa per alcune persone? Sì, la liquirizia può essere rischiosa per alcune categorie di persone, in particolare per chi soffre di ipertensione, malattie cardiache, donne in gravidanza e persone con problemi renali o epatici. È importante consultare un medico prima di consumarla regolarmente.

Q3. Quanto liquirizia si può consumare in sicurezza ogni giorno? La dose giornaliera sicura raccomandata è di circa 100 mg di acido glicirrizico, che corrisponde a 2-5 grammi di radice di liquirizia polverizzata. È consigliabile non superare le 4-6 settimane di assunzione continuativa.

Q4. Quali sono i principali principi attivi della liquirizia? I principali principi attivi della liquirizia sono la glicirrizina e l'acido glicirretico, oltre a flavonoidi come la liquiritina e la glabridina. Contiene anche vitamine del gruppo B, vitamina E e vari minerali essenziali.

Q5. La liquirizia può interagire con alcuni farmaci? Sì, la liquirizia può interagire con diversi farmaci, tra cui diuretici, cortisonici, farmaci per la pressione, contraccettivi orali e anticoagulanti. È importante informare il proprio medico del consumo di liquirizia se si stanno assumendo farmaci.

Articoli correlati

Legumi proprietà e benefici per l’organismo

I legumi sono parte integrante ed importante della dieta mediterranea e presenti in molti piatti. Scopriamo una guida completa ai loro benefici per l'organismo

Leggi di più

13 Cibi facili da digerire: la lista completa

Quante volte ci chiediamo se un cibo appesantisce o meno il nostro organismo. Scopriamo quali sono 13 cibi facili da digerire, in particolare per la cena

Leggi di più

Con Spesone pianifichi la tua dieta settimanale con ricette equilibrate e di tuo gradimento, organizzi la spesa al supermercato ed il tuo piano alimentare settimanale per ridurre lo spreco e risparmiare, senza stress ed in modo sostenibile

Nuovi articoli